I presidenti dell'associazione

Remo Pelizzari - Presidente attuale dal 2017

L'attuale Presidente entra a far parte come flautista del Corpo Bandistico Borgosatollo nel 1977 in occasione dei festeggiamenti per il 70° anniversario di fondazione, cresciuto musicalmente sotto l'occhio vigile del M° Giuseppe Sottini ben presto diventa suo stretto collaboratore sia come insegnante di Flauto nella scuola di musica (ruolo ricoperto sino a pochi anni orsono ) sia come vice maestro e tuttora responsabile dei numerosi   impegni musicali all'esterno, i cosiddetti "servizi" istituzionali e religiosi.  La sua figura ha saputo catalizzare sin dagli anni ottanta molti giovani strumentisti divenuti ben presto lo  "zoccolo duro" della Banda che ancora attualmente sono parte fondante dell'organico, sue le numerose iniziative nelle ristrutturazioni delle sedi dell'associazione, nella gestione dell'archivio musicale e nel tessere i rapporti con le istituzioni comunali.  Attualmente  collabora con il M° Mattia Rullo nella gestione artistica coadiuvandolo nella scelta dei programmi.

 

Giuseppe Sottini 2000 - 2017

Giuseppe Sottini nato a Borgosatollo nel 1941 inizia la sua pratica strumentale quale clarinettista nelle fila della nostra banda, ma ben presto le alterne vicende della nostra associazione lo vedranno approdare al podio di direttore, ruolo che ha retto brillantemente sino al 2007.

Il suo non è un passato facile, difatti giunge al diploma di Clarinetto, presso il Conservatorio di Brescia nel 1967 ma, parallelamente allo studio, continua il proprio lavoro in un'azienda meccanica cittadina fino a quando l'intensa attività musicale sia tra le Bande sia tra le scuole lo "consacreranno" al definitivo ruolo di maestro.

Finalmente dopo tanto lavoro di certosina ricostruzione, grazie ai corsi di orientamento musicale ed ai corsi di Flauto dolce, nel 1971 la nostra Banda si ripropone, sotto la sua direzione, in un Concerto pubblico. Oltre all'intensa attività profusa nell'ambito della nostra scuola e nella nostra banda, Sottini dirige per molti anni la Civica Banda di Bedizzole, la Banda di Leno "Vincenzo Capirola" e la Banda di Mazzano, inoltre per oltre vent'anni è stato un valido strumentista della Filarmonica Isidoro Capitanio Banda Cittadina di Brescia. Dal 1984 al 2001 è direttore e rifondatore della Banda Comunale di Rezzato. Ha diretto la nostra banda sino al 2007, l’anno dei festeggiamenti del centenario, non più sul podio con la bacchetta ha comunque retto le redini della nostra associazione in qualità di presidente sino al 2017. Per meriti artistici musicali è stato insignito nel 2008 dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Da sempre interessato alla riscoperta del valore musicale della banda dal 1970, con cadenza quadriennale, assiste a Kerkrade in Olanda al Festival Mondiale per Bande, portando tra i primi in Italia l'apporto di registrazioni e partiture all'avanguardia mondiale, nel 2017 è stato invitato al Concorso dall’organizzazione dove gli è stato consegnato un riconoscimento pubblico: simbolo dell’assidua e costante presenza, pochi altri forse neanche gli organizzatori hanno seguito con tanta fedeltà il WMC!

 

Andrea Beccalossi 1991 - 2000

Dal 1991 anno delle  dimissioni del signor Facchini Pietro e sino al 2000 la nostra Banda non ha più una figura di Presidente ufficiale, tale figura è stata sostituita dal Presidente dell' Assemblea degli Strumentisti che è ricoperta dallo " Strumentista anziano " Beccalossi Andrea (1930 ) tuttora valido ed insostituibile strumentista di Basso Tuba un vero esempio di dedizione alla Banda con un profondo amore per la musica; pensate che in quel di Pisa durante un Concorso Nazionale a cui abbiamo partecipato (Maggio 2001) è stato premiato quale strumentista con il maggior numero di anni di presenza musicale di tutte le Bande partecipanti: un bel traguardo se si pensa che tuttora è uno strumentista attivo della nostra Associazione!

 

 

 

Pietro Facchini 1982 - 1991

Dal 1982 al 1991 è Facchini Pietro ( 1939 ) che ricopre la carica di Presidente: è il periodo delle grandi trasformazioni ed è il periodo in cui la nostra Banda ha finalmente il suo primo statuto ufficiale (1987). Facchini Pietro oltre che Presidente è stato per oltre trent'anni un valido strumentista prima con il Clarinetto ed in seguito con il Trombone ed il Flicorno Baritono. Profondo è sempre stato il suo impegno anche dal punto di vista materiale: a Lui si deve buona parte della ristrutturazione della nostra ex sede nell'ala ovest del seminterrato delle Scuole Elementari nel 1987 che grazie alla sua competenza professionale ci portò ad avere una sede funzionale che ci permise di avviare una profonda ristrutturazione anche della Scuola Allievi. Sotto la sua Presidenza si ritornò a partecipare ed a ben figurare in numerosi Concorsi Bandistici, tutt’oggi grande amico della banda partecipa ancora alla vita sociale, in qualità di socio onorario, dell’associazione.

 

 

 

Angelo Placidi 1962 - 1982

A reggere le sorti del Corpo Bandistico nel periodo più buio della sua storia è chiamato  Angelo Placidi (1921), è grazie alla sua instancabile opera di convincimento degli strumentisti superstiti se dal 1961 al 1970 la Banda riesce ancora ad esibirsi in pubblico anche se unicamente nella ricorrenza di festività religiose o civili. Si deve al suo entusiasmo ed alla sua forte carica umana se la Banda è giunta ai giorni nostri, dal 1971 insieme al Maestro Sottini si opera quello che può sembrare un miracolo: la rinascita dell'Associazione; con decine di nuove leve e con un profondo rinnovamento di tutto il patrimonio della Banda attraverso l'acquisto di nuovi strumenti e nuove divise, vi è soprattutto una crescita culturale ed artistica che fortunatamente dura sino ai giorni nostri. Non sempre è stato facile per Angelo Placidi simpaticamente chiamato da tutti " Taci ", spesso (e per la verità sino a pochi decenni orsono) si è calato nei panni del percussionista (abilissimo suonatore di Piatti) ed ancora, come risulta dal carteggio del nostro archivio, fu impegnato in frequenti ma bonari richiami agli strumentisti che allora non sempre erano ligi al loro dovere. Tutti conoscono quanto calore e quanta umanità ha dato alla nostra Banda sia come Presidente sino al 1982 e sia come insostituibile Amico della Banda sino ai giorni nostri.

Nella sua lettera di dimissioni del 13-9-1982 il Placidi così descriveva la sua esperienza:

“Siamo all’inizio di una nuova e spero ricca e impegnativa stagione musicale. In questo momento non posso fare a meno di volgere indietro il pensiero per cercare di contenere nel cuore le innumerevoli soddisfazioni –che in intensità vincono le amarezze- trovate sul cammino che, dal primo giorno del mio ingresso nel corpo musicale, porta fino ad oggi. Proprio la contemplazione di queste stagioni meravigliose, specialmente le ultime che segnano la definitiva riaffermazione della nostra banda, e il desiderio che nulla a venire possa cambiare mi spingono in tutta serenità a rassegnare le dimissioni da Presidente del sodalizio…..”

Anche se in questi ultimi anni in cui la sua figura, per motivi di salute, non ha potuto essere fisicamente presente nella nostra Associazione chiunque lo abbia incontrato non potrà non aver udito dalle sue labbra un ricordo della sua epopea con la Banda.
Anneddoti legati alla rincorsa del contributo che non arrivava mai dal Ministero o arrivava in ritardo dal Comune, o ancora di quando in “ginocchio” doveva pregare i suonatori per partecipare alla tal processione o al servizio del IV Novembre.
Di Lui ci piace ricordare il sorriso e la battuta sempre pronta o il suo originalissimo modo di suonare i piatti, o quando a volte buttandoli improvvisamente per terra gettava scompiglio fra le spaventate signore presenti!
Oppure come quando nelle numerose sfilate degli Alpini,  già anziano, non voleva mancare e in più occasioni era proprio lui a trascinare anche i più giovani come a Milano quando tra una fermata di metropolitana e l’altra rincorremmo il corteo degli Alpini già in marcia!
Testimonianze che ci sembra giusto consegnare ai posteri di una persona semplice, ma sempre impegnata per la sopravvivenza  della Banda a Borgosatollo e credetemi non è stata impresa da poco.
Nel 2007 in pieni festeggiamenti per il centenario è giunta la triste notizia della sua scomparsa e così anche lui, come da nostra tradizione, è stato accompagnato e salutato con le note della sua banda, grazie caro presidente!

 

Pierino Colosio 1952 - 1961

A Luigi Colosio subentra un altro Colosio il signor Pierino (1927) che rimarrà Presidente dal 1952 al 1961.

Un curioso aneddoto viene tuttora ricordato dal signor Pierino Colosio: "Dopo essere stato eletto, trovandosi la Banda (come sempre) in condizioni economiche disagiate ed essendo necessaria una sistemazione per i Concerti pubblici all'aperto sempre più richiesti, andai personalmente, dopo aver ottenuto il permesso dal proprietario, in un campo a sradicare un grosso albero e con una forma di baratto feci costruire un palco pedana utilizzato sino a qualche decennio orsono". Durante la sua presidenza si ricordano numerose trasferte sia per concerti sia per gite sociali che portarono il nome della nostra Banda in molte località dell'intera Nazione.

 

 

Luigi Colosio 1934 - 1950

Luigi Colosio (Bigì dei Nande 1880 - 1952) resse le sorti della nostra Banda dal 1934 sino al 1950, sotto la sua Presidenza si ottengono significativi risultati soprattutto in concerti e concorsi anche di carattere provinciale; è l'inizio di un grande impegno artistico che si svilupperà soprattutto grazie all'apporto del Maestro Coccoli.

 

 

 

 

 

Luigi Ferrai  1923 - 1933

Nel 1923 succede al presidente  Bravi il signor Luigi Ferrai (1887-1945) che svolse l'attività di Vice Cassiere in importanti banche della città; la sua Presidenza dura sino al 1933 ed è contraddistinta dalla estrema disponibilità ad ogni evenienza e situazione.

 

 

 

 

 

Antonio Bravi 1911 - 1923

A sostenere le sorti del Corpo Bandistico  dal 1911 in qualità di Presidente è il signor Antonio Bravi che gestirà l'attività sino al 1923 anno in cui per il trasferimento di residenza in quel di Leno lascia la presidenza. Durante il suo mandato scoppia la I^ Guerra Mondiale e di conseguenza l'attività della Banda subisce la sua prima e prematura sospensione, viene ricordato come un Presidente dalla forte carica umana che riusciva a mantenere unito il gruppo anche attraverso frequenti inviti nella sua cascina (ex-Modonesi). Il Bravi oltre che Presidente fu anche un componente attivo della Banda in qualità di clarinettista.

 

Don Pietro Troncatti - Il fondatore - 1907

Nel lontano 1907 si suole ricordare che la nostra banda sia nata dall'interessamento di Don Pietro Troncatti (1861-1910) nato a Corteno in Val Camonica e parroco della nostra comunità dal 1893 al 1910.

Della sua figura si ricorda soprattutto l'inserimento in un quadro storico di sviluppo del cattolicesimo impegnato anche in opere materiali; di Don Troncatti oltre che della vena d’ottimo predicatore si ricordano due iniziative di prestigio: d'impronta sociale l'una e di carattere prettamente culturale l'altra. Della prima la Banca Popolare Cattolica, travolta nella crisi finanziaria del 1929, non tutti ricordano, della seconda: la banda musicale siamo invece fortunatamente a celebrarne la vitalità.

Don Troncatti non ci ha purtroppo lasciato testimonianze particolari di come nacque in lui l’idea di creare una banda musicale, certamente non gli saranno mancati gli stimoli e gli esempi dai paesi limitrofi soprattutto da Bagnolo Mella dove era attiva una delle più celebri bande della provincia e che prima della nascita della nostra compagine musicale offriva i suoi servizi anche a Borgosatollo come ad esempio quando il 12 ottobre 1874 venne consacrata la parrocchiale e si tenne una “solennissima processione e vi intervenne la banda di Bagnolo, scelta musica in chiesa” .

Il nostro Parroco fu certamente testimone e arbitro, negli ultimi anni della sua vita, di parecchie situazioni “scomode” soprattutto con riferimento alla diatriba sorta con il curato Don Giuseppe Monteverdi giunto a Borgosatollo dalla Parrocchia di Nave.

Quest’ultimo era considerato dai più un taumaturgo, ma secondo i notevoli carteggi,  reperibili in parte nell’archivio parrocchiale e in parte presso l’archivio vescovile, un mistificatore.

Il Monteverdi riuscì a dividere la popolazione a tal punto da affascinare una parte di loro sino ad erigere nel 1903 una chiesa di notevoli dimensioni, nel 1907 anno che coincise con la nostra fondazione,  ne chiese la consacrazione al Vescovo Monsignor Corna Pellegrini che tuttavia decise di dar fiducia a Don Troncatti chiedendo a Monteverdi di ritirarsi in convento ed ottenendo la demolizione completa della Chiesa ormai completata.

Di Don Troncatti si ricorda in ogni caso la sua umanità e la sua benevolenza testimoniata anche dal gesto popolare di baciare, in segno di devozione, la lapide con la sua effige al Camposanto.